L’illuminazione del susino selvatico di Shokoofeh Azar

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L’illuminazione del susino selvatico di Shokoofeh Azar

L’illuminazione del susino selvatico è un romanzo in cui, sullo sfondo di una quotidianità stravolta dalle conseguenze della rivoluzione islamica del 1979, si sviluppano le vicende della famiglia di Bahar, una famiglia sconvolta dal lutto che fugge da Teheran cercando rifugio nel villaggio di Razan, tra boschi popolati da spettri e leggende.

E sono proprio miti e leggende a intrecciarsi con la Storia e, attraverso la voce del fantasma di Bahar, danno vita a uno splendido – seppur tragico – romanzo intriso di realismo magico.

La scrittura di Azar è impetuosa e travolgente, ma al tempo stesso rivela una cura estrema per la parola, intrecciando le frasi l’una con l’altra come nella tessitura di un tappeto persiano, una bellissima immagine che usa la stessa autrice in un’intervista del 2020.

susino selvatico

Il fantasma di Bahar fa da ponte tra vivi ed esseri leggendari e la sua voce ci accompagna nel racconto della storia della sua famiglia che, dopo la morte di Bahar e la cattura di suo fratello Sohrab, verrà purtroppo travolta anche a Razan dall’onda della nuova Repubblica Islamica e si troverà costretta a farci i conti, ciascun membro vivendo a suo modo la tragicità dell’esperienza. 

Alle vicende della famiglia si legano naturalmente in maniera indissolubile quelle di tutti gli iraniani vittime della Rivoluzione, delle quali i loro stessi spiriti si fanno testimoni.

Ciò che offre L’Illuminazione del susino selvatico è un’immersione nella cultura e nella storia iraniana da una prospettiva diversa da quella della cronaca tradizionale.
È una lettura intensa che ci porta in un mondo lontano e vicino al tempo stesso, in un vortice di inevitabile tragicità che culmina in una misteriosa ascesa proprio su un susino selvatico.

Allo stesso tempo, però, la preziosa penna di Shokoofeh Azar ci porta a riflettere sull’immenso valore della cultura, in ogni tempo e in ogni luogo

Articolo di Giulia Bocchetti.

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